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GESTIONE SONDINO NASOGASTRICO

A cosa serve il sondino nasogastrico 

Il sondino naso-gastrico è un tubo flessibile realizzato in materiale sintetico che viene inserito attraverso una narice e raggiunge lo stomaco. Viene utilizzato per vari scopi, tra cui l’alimentazione enterale, la somministrazione di liquidi in bambini disidratati a causa di gastroenterite, e l’amministrazione di farmaci a persone incoscienti o con difficoltà nella deglutizione. Inoltre, può essere impiegato per rimuovere dal tratto gastrico sostanze indesiderate come cibo, farmaci o tossine, o per facilitare l’espansione dei polmoni in pazienti incoscienti e sotto ventilazione meccanica. In genere, il sondino naso-gastrico è destinato a un uso a breve o medio termine, poiché il suo impiego prolungato può risultare scomodo e causare vari effetti collaterali. 

Come funziona l’alimentazione con il sondino nasogastrico? 

L’alimentazione con sondino naso-gastrico prevede l’introduzione di un tubo flessibile attraverso la narice fino allo stomaco. Questo dispositivo consente di somministrare nutrizione liquida, farmaci o idratazione a pazienti che non riescono ad alimentarsi per via orale. È anche utilizzato per svuotare lo stomaco da sostanze indesiderate o come presidio decompressivo nei pazienti intubati o ventilati. 

La sonda, una volta inserita, consente di usare lo stomaco come serbatoio naturale, favorendo un rilascio graduale dei nutrienti nell’intestino tenue. Le miscele nutrizionali vengono scelte e prescritte dal medico in base alle esigenze del paziente, e possono essere somministrate in modalità: 

  • Intermittente: pasti da 300-500 ml più volte al giorno, somministrati in circa 30 minuti. 
  • A bolo: tramite siringa, ma meno raccomandata per la velocità d’infusione. 
  • Continua: con pompa peristaltica, particolarmente indicata quando si nutre il paziente direttamente nell’intestino tenue. 

  

Quanto tempo si può tenere un sondino naso-gastrico? 

Il sondino naso-gastrico è una soluzione a breve o medio termine. Il periodo massimo consigliato è di 6-8 settimane, per ridurre il rischio di complicanze come ulcere da decubito, infiammazioni, infezioni del naso e del tratto respiratorio, o anche lesioni dell’esofago. 

Materiali come poliuretano o silicone sono preferibili perché resistenti all’acido gastrico e quindi più durevoli rispetto al PVC, indicato solo per impieghi molto brevi (massimo due settimane). Se si prevede un supporto nutrizionale a lungo termine, si considera l’alternativa della PEG. 

Come gestire la PEG a domicilio? 

La PEG (Gastrostomia Endoscopica Percutanea) è indicata quando si prevede una nutrizione enterale superiore alle 6-8 settimane. A differenza del sondino naso-gastrico, la PEG viene inserita chirurgicamente nello stomaco attraverso l’addome. A domicilio, la sua gestione richiede: 

  • Pulizia quotidiana del sito di inserzione. 
  • Controllo di arrossamenti, secrezioni o dolore che potrebbero indicare infezioni. 
  • Monitoraggio della pervietà del tubo e della tolleranza del paziente alla nutrizione. 

L’infermiere a domicilio gioca un ruolo centrale nella formazione del caregiver e nella verifica della corretta somministrazione, igiene e manutenzione del presidio. 

Principali complicanze del sondino nasogastrico 

L’uso prolungato o non corretto del sondino può comportare diverse problematiche: 

  1. Ostruzione: prevenibile con lavaggi regolari e evitando farmaci ad alta viscosità. 
  2. Dislocazione accidentale: può causare rigurgiti o aspirazione, va prevenuto ancorando bene la sonda. 
  3. Emorragie e perforazioni: l’uso di materiali morbidi e la lubrificazione del sondino aiutano a prevenirle. 
  4. Ulcere da decubito e infezioni: frequenti se la sonda è mantenuta troppo a lungo o in caso di igiene scarsa. 
  5. Mal posizionamento: inserimento errato nelle vie aeree può causare gravi complicanze respiratorie. 
  6. Aspirazione tracheobronchiale: grave complicanza che può portare a polmonite ab ingestis, soprattutto nei pazienti con coscienza ridotta. Si previene mantenendo la posizione semiseduta durante e dopo l’alimentazione. 

 

Gestione sondino nasogastrico a domicilio Bologna 

L’infermiere riveste un ruolo fondamentale nell’assistenza domiciliare di pazienti con sondino naso-gastrico o PEG, occupandosi di diverse attività cruciali per garantire la sicurezza e il benessere del paziente. Le principali responsabilità includono nella gestione Gestione sondino nasogastrico a domicilio Bologna includono: 

  • Controllo del posizionamento: L’infermiere verifica periodicamente la posizione del sondino, utilizzando una marcatura all’ingresso del tubo, effettuata dopo una radiografia di conferma, per rilevare eventuali spostamenti. 
  • Somministrazione della nutrizione e dei farmaci: L’infermiere garantisce la corretta somministrazione della nutrizione enterale e dei farmaci. Per la somministrazione dei farmaci, si preferiscono quelli liquidi e si evita l’uso di farmaci ad alta osmolarità o contenenti sorbitolo in dosi elevate, che possono causare diarrea severa. Se necessario, le compresse vengono polverizzate e ben diluite. 
  • Gestione delle cure igieniche e dei controlli periodici: L’infermiere si occupa della pulizia del sondino, effettuando un lavaggio con acqua ogni 4-6 ore e ogni volta che si interrompe o riprende la nutrizione, per prevenire ostruzioni. Inoltre, esegue le cure igieniche necessarie per il mantenimento del comfort e della salute del paziente. 
  • Prevenzione delle complicanze: L’infermiere è attento ai segnali di possibili complicanze, come tosse, febbre, difficoltà respiratorie (che potrebbero indicare aspirazione), dolore o infiammazione nella zona del naso. In caso di problemi, segnala tempestivamente al medico per intervenire prontamente. 
  • Educazione al caregiver: Un altro compito essenziale dell’infermiere è insegnare al caregiver come prevenire le complicanze, gestire correttamente il sondino e riconoscere i segnali di allarme. 
  • Monitoraggio dello stato nutrizionale: L’infermiere monitora continuamente lo stato nutrizionale del paziente e segnala eventuali problematiche al medico, per garantire che la nutrizione sia adeguata alle necessità del paziente. 

In questo modo, l’infermiere assicura un’assistenza completa, intervenendo attivamente nella gestione quotidiana del sondino naso-gastrico o PEG, promuovendo la salute e il benessere del paziente a domicilio. 

La nutrizione enterale a domicilio è una risorsa preziosa che, se ben gestita, consente al paziente di ricevere il supporto necessario nel proprio ambiente familiare. Comprendere come funziona l’alimentazione con il sondino, sapere quanto tempo può rimanere in sede un SNG e come gestire una PEG in modo sicuro, rappresenta un passo fondamentale per fornire un’assistenza efficace, umana e dignitosa. Con il supporto di infermieri specializzati e un’attenta formazione dei caregiver, è possibile affrontare con serenità anche i percorsi di cura più complessi. 

Come attivare il servizio? 

È possibile attivare il servizio di gestione sondino nasograstrico a domicilio Bologna attraverso diverse modalità: 

  • Contattando il numero verde di Assistiamo Casa: 800 637073 

Il personale amministrativo e sanitario valuterà la richiesta, prendendo in carico le informazioni cliniche necessarie e pianificando l’intervento nel rispetto delle normative vigenti.