Riabilitazione psicologica: un tassello fondamentale per il recupero del paziente

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Quando si parla di riabilitazione, il recupero motorio del paziente non può prescindere da un percorso di riabilitazione psicologica. Anzi, in alcuni casi più gravi, l’intervento di specialisti quali lo psicologo o lo psichiatra è fondamentale per la riattivazione o il mantenimento delle abilità cognitive e, quindi, per il ritorno a una quotidianità il più normale possibile. Assistiamo per il 2020 ha scelto di puntare sui servizi di riabilitazione a domicilio, offrendo alle persone un approccio multidisciplinare dove il supporto psicologico, sia al paziente che al caregiver, risulta essere una componente chiave in tutti i percorsi riabilitativi. Fin dal primo contatto, Assistiamo mette al centro il benessere psico-fisico delle persone con l’assistenza personalizzata del Case Manager, che fornisce sostegno e un reale supporto al nucleo familiare durante tutte le fasi del percorso di cura, anche in caso d’emergenza.

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Il processo riabilitativo è una avventura a due tra riabilitatore e riabilitato e quindi non può prescindere da una relazione di qualità, che coinvolga anche gli aspetti psicologici. Il paziente prima di tutto è una persona con propri desideri e bisogni, che chiede di essere ascoltata e di poter conoscere e capire meglio il proprio stato di disabilità e la possibilità di superarne le limitazioni avvalendosi di un percorso riabilitativo, in una visione Bio-Psico-Sociale. Il paradigma bio-psico-sociale vede ogni condizione di salute o di malattia come la conseguenza dell’interazione tra fattori biologici, psicologici e sociali. Numerosi sono gli studi scientifici che descrivono la correlazione tra i problemi della sfera psicologica con le problematiche neurologiche e motorie. In particolare nelle Sclerosi Multiple uno studio di Pagnini, Bosma, Phillip e Langer (2014) ha messo in luce che interventi di sostegno psicologico hanno un impatto positivo sui sintomi della malattia. La disabilità, soprattutto se a seguito di un evento traumatico, è una situazione de-strutturante che può compromettere lo status emotivo, psicologico e sociale, oltre che fisico, della persona. Il counseling psicologico o psichiatrico gioca quindi un ruolo di vitale importanza nel percorso di cura e nel recupero totale o parziale dell’autonomia del paziente, favorendo l’accettazione della patologia e la relazione con l’equipe medica.
L’approccio riabilitativo di Assistiamo integra tutti questi aspetti, ponendo al centro la persona, il suo recupero e la partecipazione, in relazione alla propria volontà e al contesto, nell’ottica di un reale miglioramento della qualità di vita. Anche al caregiver viene dato il sostegno necessario per affrontare situazioni problematiche. Molto spesso, infatti, i familiari risentono dei problemi di salute del proprio caro, facendosi carico di un gravoso impegno che può, alla lunga, portarli a condizioni di
stress e solitudine.

RIABILITAZIONE PSICOLOGICA A DOMICILIO: GLI PSICOLOGI DI ASSISTIAMO

Assistiamo si pone una sfida importante, ossia quella di co-costruire assieme al paziente e al caregiver un percorso di cura efficace. Il sostegno psicologico in questo cammino aiuta le persone a raggiungere nuovi traguardi, attraverso l’elaborazione di una nuova consapevolezza di sé, soprattutto nei casi di grave disabilità. Gli psicologi del team di Assistiamo, il Dott. Fiorinto Scirgalea e il Dott. Marco Lorusso ci parlano di come la riabilitazione psicologica e neuropsicologica sia un tassello fondamentale in ogni percorso fisioterapico e di quali siano le attività messe in atto per favorire il recupero dell’autonomia cognitiva del paziente.

Attraverso quali attività i pazienti che si rivolgono ad Assistiamo ricevono supporto psicologico?
Rabbia, ansia, depressione, adattamento al proprio status e altre difficoltà, sono gestite e spesso risolte dall’assistenza e dal counseling psicologico, interventi e attività di aiuto rivolte alla comprensione del disagio dei pazienti che scelgono un percorso di riabilitazione a domicilio con Assistiamo. Nel corso del trattamento si cercano le strategie più adeguate, con l’obiettivo di facilitare processi per far fronte delle problematiche e restituire benessere alla persona. Altre azioni includono la stimolazione cognitiva, da non confondere con le attività ricreative per il tempo libero, ma volte a stimolare il funzionamento cognitivo e psico-relazionale.

Che ruolo giocano le emozioni, nella relazione tra caregiver e paziente?

Le emozioni nella relazione con chi è affetto da una disabilità motoria, temporanea o permanente, possono trasferire al caregiver un gravoso carico e hanno diverse conseguenze. Si possono osservare atteggiamenti iperprotettivi, che portano nella maggioranza dei casi a forme di disagio, non accettazione, fino all’isolamento di chi assiste, accompagnati da sensi di colpa e dall’incapacità nel far fronte a decisioni e a problematiche legate all’assistenza.

Condivide l’idea di persona come unità bio-psico-sociale?

Questa “scomposizione” è considerevole e ci aiuta a comprendere come ciascuno di noi sia un essere unico e di come ciò ci distingua e ci valorizzi. “Bio” si ricollega all’essere corpo, “psico” ai processi cognitivi, “sociale” alle relazioni e alla vita sociale. Partendo da questi elementi, i servizi offerti da Assistiamo sono personalizzati e pongono grande attenzione all’unicità delle persone.

Quali sono gli esercizi per recuperare l’autonomia funzionale della memoria?

Gli esercizi per recuperare l’autonomia funzionale rientrano all’interno della terapia di Stimolazione Cognitiva, che consiste nella pratica ripetuta di attività strutturate, al fine di migliorare specifiche capacità cognitive, come per esempio memoria, linguaggio, attenzione e funzioni esecutive. Tali attività possono essere configurate come attività “carta-matita” oppure computerizzate, da non confondere con qualsiasi tipo di proposta ludico-ricreativa. La stimolazione delle abilità cognitive avviene attraverso attività non frustranti e adattate alle capacità della persona. Ad esempio, esercizi con le parole per stimolare le abilità di denominazione e di comprensione, giochi con i numeri, esercizi sulla conoscenza e uso degli oggetti, giochi fisici, orientamento sulla base di indizi esterni, utilizzo del denaro, stimolazione sensoriale, attività con la musica e suoni, attività sull’infanzia.

Rispetto ai pazienti che si rivolgono ad Assistiamo per il recupero delle abilità cognitive, qual è l’approccio utilizzato per rieducarli alle capacità perdute?

Dopo la presa in carico con il Case Manager, segue un’attenta valutazione dell’équipe multidisciplinare; per ogni persona viene creato un percorso di riabilitazione individualizzato, che include azioni personalizzate di terapia di stimolazione cognitiva, riattivazione o mantenimento delle abilità funzionali, utilizzo di diverse terapie non farmacologiche, attività ricreative individuali etc.

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