Centro Riabilitativo Paolo Baldini, un progetto innovativo per i pazienti affetti da Parkinson

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Si è svolta ieri, 1° ottobre, la conferenza stampa di presentazione del Centro Riabilitativo Paolo Baldini, primo centro accreditato in Emilia-Romagna dedicato alla riabilitazione della malattia di Parkinson, che verrà ufficialmente inaugurato il prossimo 4 ottobre, in occasione della festa di San Petronio. Situata nel suggestivo complesso di Villa Baruzziana e immersa in un bosco di 10 ettari, la struttura si estende su oltre 1.000 metri quadrati.

Il centro si distingue per il suo approccio multidisciplinare, che coinvolge un team di specialisti composto da neurologi, fisioterapisti, psichiatri, terapisti occupazionali, logopedisti e psicologi, come spiegato dalla Dott.ssa Stefania Alessandra Nassetti, neurologa  specialista in Parkinson e responsabile sanitaria del centro. Il percorso riabilitativo è personalizzato per ciascun paziente, tenendo conto della fase della malattia e dei sintomi specifici.

Le prestazioni sanitarie sono erogate in collaborazione con Società Dolce, che, insieme a Villa Baruzziana, è parte del Consorzio Ospedaliero Colibrì. Pietro Segata, presidente di Società Dolce, ha sottolineato: “Siamo orgogliosi di essere partner di questo importante progetto, che risponde ai bisogni di tante persone affette da Parkinson. La nostra cooperativa ha una comprovata esperienza in ambito sanitario, in particolare nella riabilitazione, con un valore aggiunto: ci occupiamo di persone fragili, dove l’intervento sanitario non si esaurisce nella prestazione, ma va oltre, sul piano umano e sociale. Unire umanità a eccellenza ci ha permesso di ottenere la certificazione sanitaria internazionale Accreditation Canada, dimostrando che la cooperazione sociale può raggiungere livelli di eccellenza anche in sanità”.

Il centro adotta un approccio di presa in carico globale e continua, che inizia in struttura e prosegue a domicilio. Sara Saltarelli, responsabile di settore per i servizi sanitari di Società Dolce, ha spiegato: “Questo approccio permette ai pazienti di proseguire i trattamenti anche a domicilio, inizialmente con la presenza di un fisioterapista che garantisce una riabilitazione mirata. Successivamente, il mantenimento del trattamento può avvenire tramite telemedicina, in particolare attraverso la teleriabilitazione. Questa forma di teleriabilitazione viene resa possibile grazie all’uso di un kit, il cosiddetto “home kit”, che contiene dispositivi utilizzabili dal paziente per proseguire la riabilitazione da casa. In questa fase, la presenza fisica del fisioterapista non è più necessaria, poiché il professionista monitora il paziente da remoto. Questo sistema consente al paziente di continuare il trattamento in modo comodo e sicuro da casa, garantendo continuità per un periodo medio-lungo. Il percorso riabilitativo inizia quindi nel centro, prosegue a domicilio con il fisioterapista, e continua con la teleriabilitazione per supportare il recupero funzionale e il mantenimento degli esercizi nel tempo”.

Il Centro Riabilitativo Paolo Baldini rappresenta un progetto innovativo, unico in Emilia-Romagna, dove non esistono strutture simili per i pazienti affetti da Parkinson, che finora erano costretti a recarsi in altre regioni come Veneto o Lombardia. Secondo i dati AUSL di Bologna (2021), si stima che in Emilia-Romagna vi siano circa 8.000 persone affette da Parkinson, con 500 nuovi casi ogni anno.

Il Sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha sottolineato l’importanza di questa nuova struttura per la città, in grado di offrire cure innovative e di supportare non solo i pazienti, ma anche i loro familiari. Il progetto infatti nasce con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita non solo dei pazienti, ma anche dei caregiver, ai quali viene offerto supporto psicologico dedicato. “Il Parkinson è una malattia in crescita, con diagnosi sempre più frequenti e in età sempre più giovane,” spiega Vincenzo Neri, case manager e coordinatore sanitario del centro.

Il Centro Riabilitativo Paolo Baldini rappresenta dunque un’innovazione nel campo della riabilitazione neurodegenerativa e si pone come una risposta concreta ai bisogni crescenti della comunità, promuovendo un’assistenza di qualità e una visione olistica della cura del paziente.