Un richiamo alla cura del benessere psicologico attraverso la Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale
In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale riteniamo opportuno considerare l’importanza di un’attenzione sistematica e consapevole al benessere psicologico, tanto quanto a quello fisico. La salute mentale è oggi riconosciuta come un pilastro essenziale per il funzionamento globale dell’individuo e per il suo adattamento sociale, lavorativo e personale. Tuttavia, nonostante la crescente consapevolezza, il disagio psicologico rimane ampiamente trascurato, con gravi conseguenze sulla qualità della vita.
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), oltre 450 milioni di persone nel mondo soffrono di disturbi mentali o comportamentali. La depressione, ad esempio, colpisce circa 280 milioni di persone globalmente, rappresentando una delle principali cause di disabilità a livello mondiale. Ancora più allarmante è il fatto che, ogni anno, circa 700.000 persone si tolgono la vita, il che rende il suicidio la quarta causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni. Questi dati evidenziano la gravità del problema e sottolineano l’importanza di un accesso tempestivo e adeguato ai trattamenti psicoterapeutici, che si dimostrano non solo efficaci, ma spesso determinanti nel prevenire esiti drammatici.
Il dolore psicologico: un sintomo da non sottovalutare Il dolore emotivo, sebbene invisibile rispetto a quello fisico, può essere altrettanto invalidante. Può manifestarsi con sintomi quali ansia, insonnia, somatizzazioni, difficoltà a concentrarsi o a svolgere le normali attività quotidiane. Ignorarlo o tentare di “conviverci” senza un trattamento adeguato porta spesso a una cronicizzazione del disturbo e al deterioramento delle funzioni psicologiche e, in età avanzata, anche di quelle cognitive (ricordiamo come la depressione nell’anziano rappresenti un importante fattore di rischio per lo sviluppo di demenza).
Nel contesto clinico, è essenziale comprendere che il dolore psicologico non è solo una reazione ad eventi esterni, ma è bene comprendere che i temi dolorosi, appresi nel nostro contesto evolutivo, costituiscono focalizzazioni attenzionali su stati mentali negativi vulnerabili che, in un secondo momento, possono organizzarsi in rimuginii su credenze negative su esperienze dello sviluppo personale, percepite come intollerabilmente dolorose, e che poi possono automatizzarsi in credenze autovalutative negative su di sé, sul mondo o sugli altri.
L’efficacia della Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) è uno degli interventi più supportati dalla letteratura scientifica per il trattamento di disturbi come depressione, ansia, disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi da stress post-traumatico. La CBT si basa sull’idea che i pensieri disfunzionali influenzino le emozioni e i comportamenti dell’individuo e che modificare tali pensieri possa portare a una riduzione dei sintomi e a un miglioramento del benessere psicologico generale.
Uno studio condotto da Hofmann et al. (2012) ha confermato l’efficacia della CBT nel ridurre i sintomi di ansia e depressione, mostrando che i pazienti sottoposti a questo trattamento riportano miglioramenti significativi nel breve e lungo termine. La CBT non solo aiuta a gestire i sintomi attuali, ma lavora per prevenire le ricadute, ristrutturando i meccanismi cognitivi alla base dei disturbi. Inoltre, un’ampia revisione di studi condotta da Butler et al. (2006) ha evidenziato che la CBT offre tassi di remissione superiori rispetto ad altre forme di psicoterapia non strutturata.
Le conseguenze della trascuratezza della salute mentale La mancanza di intervento terapeutico nel trattamento del disagio psicologico può portare a complicazioni severe, sia a livello mentale che fisico. La letteratura medica mostra come il disturbo depressivo maggiore, se non trattato, aumenti il rischio di malattie croniche come patologie cardiovascolari e disturbi metabolici. È noto che i pazienti con disturbi depressivi hanno un rischio aumentato del 50% di sviluppare malattie cardiache e che il tasso di mortalità per queste condizioni è significativamente più alto nelle persone con disturbi mentali non trattati.
Inoltre, la trascuratezza della salute mentale può influenzare pesantemente la vita sociale e lavorativa dell’individuo, portando a isolamento sociale, riduzione della produttività e, nei casi più gravi, a disabilità permanente.
Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale: navigare con consapevolezza nella complessità del dolore La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale non si limita a una riduzione sintomatica, ma fornisce strumenti concreti per affrontare il dolore emotivo e i pensieri disfunzionali che lo alimentano. Proviamo a pensare al dolore come un passeggero non desiderato che si è seduto nella nostra auto durante il viaggio della vita. Non possiamo farlo scendere, ma possiamo imparare a non fargli prendere il controllo della guida.
Questo approccio aiuta i pazienti a sviluppare una maggiore consapevolezza del loro mondo interiore e delle reazioni emotive, promuovendo una capacità di scelta più ampia e la costruzione di una vita più autentica, fondata sui propri valori.
Prendersi cura della salute mentale: un investimento sul benessere a lungo termine La Giornata Mondiale della Salute Mentale è un’occasione per ribadire quanto sia cruciale investire sulla propria salute psicologica, non solo come misura preventiva, ma anche per promuovere un benessere globale. La psicoterapia cognitivo-comportamentale offre un percorso validato scientificamente per affrontare i disturbi mentali in modo efficace e mirato, consentendo di vivere una vita più piena e soddisfacente.
Se senti che il tuo benessere psicologico è compromesso, non esitare a cercare un supporto professionale. Prenota una consulenza e scopri come la psicoterapia può aiutarti a navigare le sfide emotive della vita con maggiore consapevolezza e resilienza.
Dott. Marco Lorusso Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta